Durante tutto il periodo d’emergenza abbiamo ricevuto molte domande e richieste di chiarimenti riguardanti le nuove precauzioni per la salute e sicurezza sul luogo di lavoro, oggi vogliamo rispondere a 5 quesiti principali che ci sono stati posti:
- Sono un datore di lavoro, ho applicato tutti i protocolli sanitari necessari ma un mio dipendente si è ammalato di COVID-19, io sono comunque responsabile?
Se il Datore di Lavoro si è attenuto a tutte e disposizioni dei protocolli, informando e mettendo a disposizione dei collaboratori i DPI e i prodotti sanificanti ed informando gli ospiti (fornitori o clienti) accertandosi che gli stessi non entrino in ufficio con sintomi riconducibili al COVID-19 (per esempio misurandogli la febbre), allora IN QUESTO CASO darebbe dimostrazione di aver fatto il possibile per evitare che avvengano contagi sul luogo di lavoro.
- Abbiamo un ufficio con ampi spazi, dov’è possibile spostare tutte le scrivanie a distanza di sicurezza. Bisogna inserire ugualmente delle barriere protettive?
Le barriere in plexiglass o vetro servono se due scrivanie sono adiacenti per aumentare la protezione. Se le scrivanie sono distanti non serve proteggerle. Rimane comunque necessario, nel caso in cui due persone si avvicinino a meno di 1 mt, di indossare la mascherina.
- Ogni quanto dovrei svolgere la sanificazione dei locali? Quali sono i prodotti efficaci?
Per quanto riguarda la sanificazione attualmente si fa riferimento alla circolare del Ministero della Salute n. 5443 che indica unicamente i prodotti adatti e riconosciuti per la sanificazione. Per questo motivo né la periodicità né la modalità di certificazione risulta identificata.
Il nostro consiglio è quello di farsi indicare dall’impresa di pulizie, anche semplicemente in fattura, i prodotti utilizzati e la frequenza di utilizzo, che può variare da 1 volta a settimana a 1 volta al mese. La cosa importante che almeno un paio di volte la settimana vengano pulite tutte le superfici con prodotti sanificanti (alcool, candeggina, ecc…). Inoltre, l’impresa di pulizie, dovrebbe mettere a disposizione dei collaboratori dei prodotti che permettano d’igienizzare le postazioni a fine giornata (testiere, monitor, mouse, scrivania ecc…).
- Le mascherine possono provocare soffocamento o eventuali svenimenti? Utilizzarne due o più allo stesso tempo aumenta la mia protezione?
Le mascherine chirurgiche certificate, quelle FFP1 e FFP2 non sono pericolose. Se vengono indossate nell’ambiente di lavoro, anche continuativamente, non si incorre a casi di soffocamento o svenimento. Potrebbero presentarsi casi di mal di testa, dovuti all’aumento del livello di CO2 respirato nella mascherina, ma è sufficiente rimuovere la mascherina e respirare liberamente per alleviare la maggior parte dei disturbi. Eventualmente, solo per quanto riguarda i soggetti che devono indossare le mascherine con valvola senza filtro, dato che da quest’ultima fuoriescono le esalazioni della respirazione, è anche utile indossare sopra alle valvole una mascherina chirurgica che possa filtrare maggiormente.
Se però i soggetti hanno delle disabilità o patologie non compatibili con l’uso continuativo delle mascherine allora sono esentati dal loro utilizzo.
Per quanto riguarda l’utilizzo di più mascherine nello stesso tempo, può essere rischioso per la salute, dato che diminuisce l’apporto d’ossigeno ricevuto. Il Ministero della Salute precisa che “indossare più mascherine sovrapposte non è utile. Le mascherine aiutano a limitare la diffusione del virus ma il loro utilizzo deve essere adottato in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Inoltre, l’uso razionale delle mascherine è importante per evitare inutili sprechi di risorse preziose.”
- La cartellonistica d’informazione è obbligatoria?
L’obbligo è quello d’informare sull’uso delle mascherine, sul mantenere la distanza di sicurezza, sulla necessità di verificare la temperatura prima di accedere in ufficio e le altre disposizioni atte a prevenire e proteggere dal rischio contagio. I cartelli, quindi, sono un mezzo.